Cultura: Cida Funzioni centrali, confusione negli incarichi dirigenziali al Ministero

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Roma, 25 lug. (Labitalia) – “La Cida Funzioni Centrali lancia l’allarme: al Ministero della Cultura regna il caos nella gestione degli incarichi dirigenziali. Dopo l’interpello su 175 posizioni dirigenziali, l’assegnazione degli incarichi sta avvenendo senza criteri chiari, generando disagi tra i dirigenti e rallentamenti nell’attività amministrativa”. E’ quanto scrive il sindacato in una nota.
“La Cida-Fc, prima organizzazione rappresentativa della dirigenza del Ministero, denuncia in particolare: la procedura informatica dell’interpello ha costretto i candidati a indicare 5 incarichi senza poter esprimere una reale preferenza, creando un sistema che ha favorito nomine ‘a sorpresa’ e, in alcuni casi, l’esclusione di dirigenti di ruolo a vantaggio di funzionari esterni. Ignorati i criteri di legge, come i benefici previsti dalla Legge 104/1992: anche chi avrebbe avuto diritto a una sede vicina alla propria residenza si è visto assegnare incarichi lontani”, sottolinea il sindacato.
“Totale disomogeneità -continua Cida- nell’avvio degli incarichi: ogni Direzione Generale segue procedure diverse, con note contraddittorie e decorrenze incerte. In alcuni casi, i dirigenti vengono invitati a prendere servizio subito, mentre in altri si attende la registrazione della Corte dei Conti. Il risultato è una gestione caotica del passaggio di consegne, con ricadute sulla continuità delle funzioni e sull’efficienza dell’amministrazione”. “Di fronte a questo scenario – affermano i rappresentanti nazionali Mariagrazia Di Iasi e Stefano Di Leo – ci chiediamo se un’amministrazione che non riesce nemmeno a coordinare la propria macchina interna sia davvero in grado di tutelare e valorizzare l’enorme patrimonio culturale del Paese”. La Cida-Fc ha trasmesso il comunicato anche alla Presidenza del Consiglio, al Ministro della Cultura, alla Corte dei Conti e agli uffici competenti, chiedendo un intervento urgente per ripristinare trasparenza, correttezza e rispetto dei ruoli.