Roma, 8 lug (Adnkronos) – Sono tre le relazioni della Giunta per le autorizzazioni della Camera che l’aula di Montecitorio è chiamata a votare questa settimana, formalmente a partire da oggi pomeriggio ma l’esame è legato ai lavori d’aula. I casi di insindacabilità all’esame dei deputati riguardano la premier Giorgia Meloni e poi Giovanni Donzelli e Andrea Delmastro Delle Vedove.
I fatti che riguardano la Meloni risalgono al 2021, quando Fabrizio Pignalberi (presidente di ‘Più Italia’) aveva sporto querela contro l’allora deputata e leader di FdI per un suo tweet a commento della messa in onda di un servizio delle ‘Iene’ sulle attività di Pignalberi. La Giunta della Camera aveva già completato l’esame del caso nella scorsa legislatura, proponendo all’unanimità di dichiarare l’insindacabilità delle opinioni della Meloni. Ma a causa dello scioglimento anticipato delle Camere l’iter non si era concluso e nell’ultima riunione sul caso, del gennaio scorso, la Giunta ha ribadito con un nuovo voto unanime l’approvazione della proposta del relatore che viene adesso portata in aula. “Ritengo che il messaggio pubblicato dall’onorevole Meloni su Twitter si collochi in un contesto di esercizio della funzione parlamentare”, aveva spiegato Pietro Pittalis (FI).
(Adnkronos) – Il caso che riguarda Delmastro nasce invece da una querela per diffamazione presentata dal procuratore regionale della Corte dei Conti del Piemonte Quirino Lorelli per un post su Facebook del 2021 in cui il sottosegretario alla Giustizia criticava l’istruttoria avviata da Lorelli stesso sull’acquisto per le scuole di un libro dedicato alle Foibe. Il relatore ha proposto alla Giunta l’insindacabilità delle opinioni espresse da Delmastro e la proposta è passata a maggioranza.
I fatti al centro del caso che riguarda Donzelli risalgono invece al 2019 e tutto parte da una querela per diffamazione presentata da Adriano Panzironi dopo un intervista in cui l’attuale responsabile Organizzazione di FdI criticava le attività di Panzironi stesso. Il relatore ha proposto in Giunta di valutare quelle di Donzelli come opinioni espresse nell’esercizio della funzione parlamentare e l’organismo della Camera ha approvato la proposta di insandacabilità all’unanimità.