Inail, 593mila casi nel 2024, 1.202 i morti sul lavoro, a quota 78mila gli incidenti degli studenti

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Roma, 3 lug. (Labitalia) – Il presidente dell’Inail, Fabrizio D’Ascenzo, questa mattina a Roma, presso l’Auditorium Antonio Maglio della Direzione generale di piazzale Pastore, ha illustrato alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Calderone, e delle altre autorità la Relazione annuale 2024 dell’Istituto, che descrive l’andamento di infortuni e malattie professionali, traccia il bilancio delle principali attività svolte negli ambiti dell’assicurazione, della prevenzione, della sanità, della ricerca e degli investimenti, e identifica le sfide strategiche per il futuro in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
Il presidente dell’Inail ha sottolineato che “la missione dell’Istituto si esplica nel rendere effettive le garanzie che l’ordinamento riserva alle lavoratrici e ai lavoratori, attraverso il miglioramento continuo della qualità delle prestazioni assicurative a favore degli infortunati e dei tecnopatici, nonché mettendo in campo le azioni più idonee a prevenire malattie o infortuni collegati al lavoro”.
“Sotto quest’ultimo profilo – ha proseguito D’Ascenzo – anche nel corso del 2024 il contributo che l’Inail ha fornito al Paese si è concretizzato in interventi basati su quattro direttrici fondamentali: l’erogazione di finanziamenti a favore delle aziende che investono in sicurezza, la riduzione dei premi assicurativi a beneficio delle imprese che realizzano interventi di miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza, in aggiunta a quelli obbligatori per legge, iniziative dirette a innalzare i livelli di informazione, formazione e cultura della prevenzione e lo sviluppo di innovazione tecnologica nel campo della salute e sicurezza dei luoghi di lavoro da trasferire al mondo produttivo, come l’implementazione di piattaforme di controllo basate sull’intelligenza artificiale o sull’impiego di robot o droni per lo svolgimento di attività lavorative pericolose. Ovvero, ancora, la realizzazione di modelli organizzativi e gestionali i cui processi produttivi tengono conto di una prevenzione verificabile e certificabile”.
Dall’analisi dell’andamento infortunistico e tecnopatico emerge che nel 2024 gli infortuni denunciati all’Inail sono stati 593mila. Il lieve aumento registrato rispetto all’anno precedente (+0,4%) è legato alla crescita delle denunce degli studenti, che sono salite a 78mila (+10,5% rispetto alle 71mila del 2023), di cui 2.100 per infortuni occorsi nei Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (Pcto). Per quanto riguarda i lavoratori, invece, si registra un calo dell’1%, da 519mila a 515mila. I casi mortali denunciati sono stati 1.202, uno in più rispetto al 2023. Per i lavoratori si registrano quattro decessi in meno, da 1.193 a 1.189, mentre i 13 casi mortali rilevati tra gli studenti sono cinque in più rispetto agli otto dell’anno precedente.
Le denunce di malattie professionali hanno toccato quota 88mila, il dato più elevato dal triennio 1976-1978, in crescita del 21,8% rispetto alle quasi 73mila del 2023. Gli incrementi registrati quasi ininterrottamente dal 2000, per effetto di una maggiore informazione in merito alle coperture assicurative e dell’ampliamento delle patologie riconoscibili, hanno avuto solo un’interruzione nel 2020 quando, a causa della pandemia da Covid-19, le malattie denunciate sono state circa 45mila. Le denunce riguardano le patologie e non i soggetti ammalati, che sono stati circa 58mila, in aumento del 18,7% rispetto ai quasi 49mila del 2023. Per un singolo lavoratore afflitto da diverse malattie, infatti, possono essere protocollate più denunce.
Il commento del presidente Anmil
“La presenza del Presidente della Repubblica alla presentazione della Relazione annuale Inail di stamani è certamente un segnale importante della presa in carico dello Stato nei confronti della più importante emergenza che il nostro Paese si trova a fronteggiare: quella della continua strage dei nostri lavoratori. I vertici della nostra Associazione erano presenti oggi nella platea dell’Auditorium Antonio Maglio per rinnovare la messa a disposizione di Anmil rivolta ad una sempre maggiore sinergia tra le attività dell’Istituto e la categoria degli invalidi del lavoro e superstiti delle vittime del lavoro che rappresentiamo”. Lo dice all’Adnkronos/Labitalia il presidente nazionale Anmil, Antonio Di Bella.
“Le storie di vita e rinascita – spiega – che hanno intervallato il lungo intervento del presidente dell’Inail D’Ascenzo parlano di noi. Penso alla storia di Loretana Puglisi, nostra testimonial e socia, che è stata citata come esempio concreto di reinserimento lavorativo reso possibile grazie al concepimento di una protesi mioelettrica costruita per la sua amputazione e in funzione della ripresa della sua vecchia attività lavorativa dal Centro Protesi di Vigorso di Budrio. Loretana, però, è appunto un’eccezione e un esempio tangibile di quanto la presa in carico della ricerca possa realmente donare nuovamente la vita a quanti sul lavoro hanno subito infortuni drasticamente invalidanti; di certo non è la regola. La regola è invece quella relativa alle attese interminabili per le nuove protesi e le loro revisioni, per di più inasprite dai recenti eventi alluvionali che hanno determinato la chiusura del Centro di Vigorso di Budrio”.
“Quello che mi sento di sollecitare – sottolinea – nella convinzione che le molte iniziative annunciate e avviate dal Governo – oggi ampiamente citate dal Presidente del Consiglio e dal ministro del Lavoro – siano foriere di un reale nuovo Patto nazionale per la sicurezza, è di agire oggi stesso e con una decisione sinora mai esistita nell’applicazione delle norme già esistenti e del potenziamento dei servizi già in essere. Lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale, l’innalzamento dei livelli di prestazione in collaborazione con il Servizio sanitario nazionale, il potenziamento dell’interoperabilità tra le diverse amministrazioni, l’aumento ulteriore dell’organico di Ispettorato e Inail e via dicendo sono snodi essenziali per un futuro più che auspicabile e doveroso per una società e un sistema/lavoro al passo con i tempi e ogni stanziamento di fondi volto alla realizzazione di misure atte a migliorare drasticamente la salute e la sicurezza sul lavoro è un passo in avanti per la società tutta”.
“Mi preme però ricordare – avverte il presidente Di Bella – nella cornice della prospettiva di questo desiderata futuristico, che oggi e ieri i nostri lavoratori non hanno smesso di morire e infortunarsi per le più basilari mancanze di tutela delle loro vite: prosecuzione dell’attività lavorativa sotto picchi di 40°, mancanza di formazione rivolta all’attività svolta, sfruttamento, manomissione di dispositivi di sicurezza per aumentare la produttività del lavoro in azienda, tossicità degli agenti inalati sul luogo di lavoro e via dicendo. La firma del ‘protocollo caldo’ di ieri sera è un po’ la metafora del nostro ragionamento, sicuramente più ancorato al ‘qui ed ora’: noi diciamo bene al regolamento quadro siglato ma ricordiamo banalmente che il caldo giunge ogni anno, perché la regolamentazione continua ad arrivare in modalità emergenziale dopo aver contato i morti?”.
“E ancora – continua – sul tema della sicurezza in ambito scolastico: Anmil si pone in primissima linea nel supporto in materia di formazione, sensibilizzazione, facendo inoltre un plauso all’ulteriore rinnovo dell’estensione della tutela Inail a personale docente e studenti anche per il 2025/2026. La nostra partecipazione – che si concretizza anche nel confronto da noi già avviato relativo all’introduzione dell’insegnamento del diritto del lavoro e della sicurezza nei luoghi di lavoro nel-le ore di educazione civica – è immediata e totale. Preme però oggi ricordare che nella giornata di ieri si è chiusa l’udienza davanti al Gip per la morte in alternanza scuola-lavoro di Giuliano De Seta, schiacciato da una lastra di acciaio a 18 anni nella ditta di Ceggia nella quale svolgeva, nel 2022, il suo percorso di Pcto. Per la sua morte due patteggiamenti e due sospensioni”.
“Non ci stancheremo mai – rimarca – di rivendicare una giustizia che sia in grado di incutere timore per questi crimini di Stato nei confronti di quanti per disonestà, ignoranza, fatalità sino ad arrivare alla disumanità dei caporali, si siano resi complici della morte dei nostri lavoratori. Non smetteremo mai di chiedere al Governo l’istituzione di una Procura nazionale del lavoro con competenza su tutto il territorio nazionale e composta da magistrati specializzati in materia. Non mancheremo mai di affermare che il cambiamento rivoluzionario del quale abbiamo disperato bisogno è, prima di tutto, culturale. I piani straordinari in campo annunciati sono i benvenuti ma l’incisività nel far funzionare real-mente ciò che in passato è già stato messo in campo è un dovere di oggi stesso”.
Bilancio e risultati di gestione
Il bilancio 2024 dell’Inail conferma la solidità della gestione economica e patrimoniale, con un avanzo finanziario di competenza di oltre 2,6 miliardi di euro e un risultato economico positivo di oltre 1,5 miliardi. Le entrate totali hanno superato i 13 miliardi di euro, in crescita del 4,5% rispetto al 2023. Di queste, oltre 9,7 miliardi derivano da entrate contributive.
Le uscite di competenza sono state pari a 10,3 miliardi di euro, con una crescita del 10% dovuta anche alla rivalutazione delle prestazioni economiche erogate a infortunati e tecnopatici (rendite, indennità per inabilità temporanea, altri assegni e sussidi assistenziali). La spesa per le rendite permanenti è stata di 4,8 miliardi di euro (+4,9%), mentre le prestazioni temporanee hanno assorbito 674 milioni (+6%).
Le riserve tecniche dell’Istituto ammontano a circa 36,7 miliardi di euro, coperte per il 137,4% da liquidità versata alla Tesoreria dello Stato, senza remunerazione. Anche nel 2024 sono stati riversati allo Stato circa 203 milioni per interventi di razionalizzazione della spesa pubblica. Le aziende in portafoglio sono poco più di 3,1 milioni (-1,95% rispetto al 2023) e le Posizioni assicurative territoriali (Pat) circa 3,6 milioni (-1,99%).
Assicurazione
Nel 2024 è proseguita l’attività finalizzata alla revisione dei premi speciali, sia con riguardo a quelli relativi all’assicurazione contro le malattie e le lesioni causate dall’azione dei raggi X e delle sostanze radioattive, sia rispetto ai contributi assicurativi della gestione agricoltura, riscossi in maniera unificata dall’Inps. Un risultato significativo è rappresentato anche dalla riduzione del 4,81% dei premi assicurativi a favore di circa 505mila imprese artigiane virtuose, per uno sconto totale di 27 milioni di euro.
Grazie al decreto legge n. 113/2024 la copertura assicurativa del personale scolastico e degli studenti è stata prorogata anche per l’anno scolastico 2024-2025 a tutti gli alunni, inclusi quelli delle scuole dell’infanzia, e agli insegnanti, durante le attività di insegnamento-apprendimento, superando i precedenti limiti legati alle sole esercitazioni pratiche. Dal primo gennaio 2024 anche i giornalisti con contratto di lavoro subordinato sono stati inclusi nel regime assicurativo ordinario. La tutela Inail, inoltre, è stata ampliata ai condannati in prova ammessi ad attività di volontariato o pubblica utilità, con l’estensione della copertura prevista dal Fondo istituito con la legge n. 208/2015.