Roma, 1 lug. (Adnkronos) – “Come si fa a costruire un’alternativa alla destra senza un programma condiviso sulla politica estera, cioè sull’identità che si vuole per l’Italia e la sua collocazione nel mondo? L’insistenza di Bettini sul campo largo, al pari della manfrina di Franceschini su alleanze che si fanno ma non dicono, sono altrettanti espedienti per abbellire una realtà che non c’è o se c’è è inguardabile”. Lo dice Osvaldo Napoli di Azione.
“Come può Azione allearsi con chi vuole negare gli aiuti militari all’Ucraina, o è contrario alle centrali nucleari, vuole l’Unione europea disarmata e impotente di fronte alla sfida di Putin? Non si tratta di differenze componibili in qualche modo. Sono proprio due visioni radicalmente diverse e alternative. Azione è più in sintonia con i laburisti inglesi, avremmo più facilità di confronto con i socialdemocratici tedeschi o austriaci. Il problema è nella deriva populista del Pd, un partito che ha smarrito la propria ragione sociale”.
“Un alleanza come quella immaginata da Bettini o da Franceschini non sarebbe molto diversa dal circo Barnum, tanti giocolieri e funamboli, qualche tigre e niente altro. Sarebbe, per dirla con Rino Formica, un’alleanza di nani e ballerine”.