Caso Uss: giudici, ‘Chirakadze regista della fuga, padre di Artem deus ex machina’

76

Milano, 23 giu. (Adnkronos) – Dmitry ‘Dima’ Chirakadze, 54 anni, ha svolto un ruolo di “‘imprescindibile’ regia” nell’evasione di Artem Uss, figlio dell’oligarca Aleksandr vicino a Putin, evaso dai domiciliari a Basiglio, nel Milanese, nel marzo 2023 mentre era in attesa di essere estradato negli Usa. E’ quanto emerge nelle motivazioni con cui, lo scorso maggio, è stato condannato a tre anni e due mesi dal tribunale di Milano. E’ lui che intrattiene rapporti con l’oligarca Aleksandr Uss il “deus ex machina” nell’operazione di fuga.
Fuga che viene eseguita da un “commando”, non da un gruppo improvvisato di “scalzacani”, né aggiunge la giudice Ombretta Malatesta “dall’armata Brancaleone”. Per la giudice “sono proprio l’avvedutezza, l’intelligenza, le capacità prospettiche di Aleksander Uss – in uno con la delicatezza anche sul piano personale ed internazionale dell’operazione – i fattori che consentono di individuate in Dmitry Chirakadze il suo emissario, l’uomo su cui riponeva massima fiducia, colui che, sin dalle immediate battute dell’arresto di Artem, si era occupato della questione nel suo complesso, e che doveva essere ‘¡ suoi occhi e la sua bocca'” e che avrebbe dovuto incontrare i componenti del gruppo deputato all’evasione.
Non è stato chiarito chi ha individuato come responsabile dell’operazione Lolic. “E’ verosimile – si legge nelle motivazioni – che abbia svolto un ruolo chiave Igor Turukanov (estraneo, ndr), imprenditore e politico della regione del Krasnoyarsk, in diretto contatto con il serbo, così come Victor Zubarev (estraneo, ndr), politico di spicco, componente della Duma della Federazione russa, resosi noto alle cronache internazionali per aver contribuito a sottoscrivere un patto tra il partito del presidente Putin e il partito politico italiano Lega Nord nell’anno 2017, a sua volta originario del Krasnoyarsk, la stessa regione di qui allora era governatore Aleksander Uss”.