Dopo il Tar anche il Consiglio di Stato dice no alle ragioni del ricorso che era stato proposto dal gruppo consiliare di opposizione “Nuovi Orizzonti Durazzano” che, uscito sconfitto con lo scarto di appena due preferenze dal confronto elettorale del Giugno scorso, si era rivolto al primo grado amministrativo rappresentando che “diverse decine di voti assegnati alla lista Siamo Durazzano” avrebbero riportato “specifici segni di riconoscimento, non consentiti dalla legge”.
L’articolo completo su Il Sannio Quotidiano di oggi – Acquista qui la tua copia