**Difesa: sabato piazza contro Rearm Ue, dem tra adesioni e critiche**

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Roma, 17 giu. (Adnkronos) – L’appuntamento alle 14, a prova di caldo torrido, a porta San Paolo con corteo fino al Colosseo. Oltre 400 sigle hanno già aderito alla manifestazione contro il riarmo di sabato prossimo a Roma. A ridosso del vertice Nato a L’Aja. Anche M5S e Avs ci saranno con Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli. Il Pd non ha aderito e la segretaria Elly Schlein è impegnata ad Amsterdam ad un appuntamento organizzato da Verdi e socialisti europei. Ma esponenti dem, come Arturo Scotto, hanno già fatto sapere che saranno in piazza. Adesioni singole, si spiega. Che evitano nuove tensioni con il grosso del fronte riformista: nel voto in Europa sul piano Von der Leyen la delegazione dem si divise quasi a metà tra contrari e astenuti.
Ma c’è chi resta critico. Come la vicepresidente del Parlamento Europeo, Pina Picerno. “Mi pare un po’ difficile confondere il lavoro che stiamo facendo in Europa per migliorare il piano di sicurezza e difesa comune – dice Picierno all’Adnkronos – con l’adesione, qualunque sia la forma, ad una manifestazione che ne contesta radicalmente i suoi principi. È un corto circuito destinato a minare la credibilità della nostra politica estera e ad isolarci dal contesto di scelte che si stanno assumendo”.
Scotto, via social, spiega al contrario perchè sia importante essere in quella piazza: “Come ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein la strada deve essere quella di una difesa comune tra i paesi europei. Non il riarmo nazionale che ci conduce alle pagine più buie e pericolose del Novecento. Ci stiamo abituando all’idea che spendere in armi sia più importante che investire in ospedali, in scuole, in cultura”.
Un punto di vista condiviso dai 5 Stelle in Europa: “Domani il Parlamento europeo voterà il rapporto Muresan-Negrescu che ne snatura i principi trasformandolo da Recovery Fund in Military Fund. E’ un tradimento degli interessi nazionali. Contro questa deriva il Movimento 5 Stelle darà battaglia sia nelle aule parlamentari, sia nelle piazze a partire dalla manifestazione prevista sabato a Roma contro il riarmo”.
Il leader di Azione, Carlo Calenda, interpellato sulla manifestazione parla di ‘gioco delle piazze’: “Alla manifestazione del 21 contro il riarmo europeo “non ci saremo. È tutto un gioco di piazze. Noi non andremo in nessuna piazza. Se Dio vuole, porto mia figlia al mare”. Altri non la pensano così. Come le oltre 400 sigle che hanno aderito all’iniziativa. “Abbiamo superato le 440 adesioni alla manifestazione nazionale ‘Stop rearm europe – No guerra, riarmo, genocidio, autoritarismo'”, fanno sapere i promotori italiani della Campagna europea ‘Stop Rearm Europe’, Arci, Ferma il Riarmo (Sbilanciamoci, Rete Italiana Pace e Disarmo, Fondazione Perugia Assisi, Greenpeace Italia), Attac e Transform Italia.
Il corteo si concluderà al Colosseo dove è previsto un flash mob: “Un ‘die in’ durante il quale tutti partecipanti -spiegano i promotori- saranno invitati a stendersi per terra con un sudario accompagnati dalla registrazione dei bombardamenti su Gaza, per rendere visibile, con i nostri corpi, il genocidio ancora in atto del popolo palestinese e la morte e la devastazione che portano tutte le guerre”.