Roma, 22 mag. (Adnkronos) – “Israele è in guerra e c’è una campagna di odio e di antisemitismo che ha portato all’uccisione di 2 persone all’ambasciata di Washington. “Siamo continuamente sotto tiro, ma grazie a Dio riusciamo a difenderci”. Lo ha detto l’ambasciatore israeliano in Italia, Jonathan Peled, in un colloquio con Radio Radicale durante il quale si è soffermato anche sulll’avvertimento di ieri con colpi di arma da fuoco mentre a Jenin 25 rappresentanti visitavano l’area di un campo profughi: “Stiamo cercando di capire cosa è successo – ha assicurato – Ci battiamo per il diritto a difenderci – ha aggiunto – Combattiamo per entrare a Gaza e liberare gli ostaggi”.
“Israele continuerà a fare ciò che pensa sia giusto, abbiamo tanti amici nel mondo, in primis Stati Uniti, ma anche l’Italia – dice ancora il diplomatico – che capiscono che dobbiamo liberare gli ostaggi e toglierci di mezzo Hamas, per garantire un futuro migliore a Gaza sia per i palestinesi che per gli israeliani. Non siamo apatici nei confronti della situazione umanitaria a Gaza, non c’è un altro esempio di un Paese che dona aiuti umanitari a un paese che lo attacca, ma siamo obbligati a fornirli, però dobbiamo garantire che questi aiuti non arrivino attraverso Hamas”.
“Quanto agli ostaggi – prosegue Peled – facciamo uno sforzo anche diplomatico, anche con l’aiuto degli Usa, perché la loro liberazione avvenga in tempi più rapidi. Finché non li libereremo, la guerra non finirà. Non posso assicurare che non ci saranno più guerre, ma nel momento in cui torneranno a casa gli ostaggi e con garanzie locali e internazionali che Hamas non governerà Gaza, la guerra finirà”.