Roma, 14 mag. (Adnkronos) – Appuntamento domani alle 12 al Quirinale per i nuovi 29 Alfieri della Repubblica nominati dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che consegnerà loro i relativi attestati d’onore. Giovani che si sono distinti nello studio, in attività culturali, scientifiche, artistiche, sportive, nel volontariato oppure hanno compiuto atti ispirati a senso civico, altruismo e solidarietà.
“Nuove vie per la solidarietà”, è il tema che ha ispirato la scelta dei giovani insigniti in questa edizione. Negli ultimi anni -spiega la Presidenza della Repubblica- l’idea di solidarietà si è evoluta integrando nuove tecnologie, approcci sostenibili e un maggior coinvolgimento delle comunità. E i giovani, in particolare, sono oggi protagonisti di una solidarietà moderna che riflette uno spirito dinamico, creativo e tecnologico. Una solidarietà che è sempre più accessibile, inclusiva e adattata alle sfide del mondo contemporaneo.
Tra le storie narrate vi si trovano quelle di ragazze e ragazzi che hanno deciso di impiegare le proprie abilità scientifiche e tecnologiche per affrontare importanti sfide sociali e ambientali al fine di migliorare la qualità di vita di tante persone; gli esempi di adolescenti che utilizzano la scrittura come strumento di cambiamento sociale, per affrontare temi rilevanti e sensibilizzare i coetanei sull’importanza della cultura nella costruzione di una società più consapevole e aperta; la testimonianza di giovani attivi nel valore universale dello sport, come potente strumento che consente di superare qualsiasi barriera fisica, culturale, sociale o economica.
A questi esempi di innovazione, si affiancano quelli -più classici ma non meno importanti per il filo rosso che tiene insieme gli Alfieri della Repubblica nominati nelle diverse annualità- dei giovani che si sono distinti per gesti ‘eroici’, di coloro che si pongono come modelli di cittadinanza attiva perché impegnati a promuovere la cultura della legalità, dei tanti volontari che si spendono per i più vulnerabili, tutti portatori di storie straordinarie di inclusione e resilienza.
Accanto ai riconoscimenti per comportamenti individuali, il presidente Mattarella ha assegnato anche 4 targhe per premiare azioni collettive di giovani e giovanissimi, anch’esse espressione dei valori di solidarietà, inclusione e accoglienza. Un insieme di scelte, spiega ancora la Presidenza della Repubblica, con le quali il Capo dello Stato intende anche simbolicamente evidenziare quel numero indefinito di giovani che si impegna e lavora alacremente nella vita quotidiana, contribuendo ogni giorno a nutrire quell’insieme di valori che costituisce l’elemento propulsivo fondamentale per la nostra società.
Maddalena Albiero, 18 anni, di Bardolino, in provincia di Verona, è riuscita con la poesia a esprimere sentimenti, timori, sogni che sono comuni ai ragazzi della sua età. Giada Baltieri, 17 anni, di Caldiero, in provincia di Verona, classe 2008, affronta con coraggio l’osteogenesi imperfetta, malattia genetica rara e tuttora poco conosciuta.
Michele Barbatelli, 19 anni, di Appignano, in provincia di Macerata, offre una testimonianza della resilienza delle comunità che popolano i borghi italiani e della volontà di mantenere vive le tradizioni del territorio, promuovendone la bellezza e la storia. Niccolò Bartolacelli, 18 anni, di Serramazzoni, in provincia di Modena, ha utilizzato la propria abilità informatica ideando un software, denominato Chroma, che facilita la lettura dello spartito musicale per chi ha problemi di dislessia.
Tommaso Caligari, 19 anni, di Cressa, in provincia di Novara, profondamente segnato dalle sofferenze del nonno, a soli 17 anni ha ideato un dispositivo di intelligenza artificiale che può consentire la diagnosi precoce del morbo di Parkinson. Angela Calise, 19 anni, di Caserta è già stata messa duramente alla prova dalla vita. La perdita del padre, la malattia della madre, la sofferenza sperimentata in prima persona: sono eventi che lei ha saputo affrontare con forza e determinazione senza mai chiudersi in sé stessa, anzi senza perdere occasione per aiutare gli altri.