Roma, 12 mag. (Adnkronos) – “Sulla possibilità di firmare digitalmente le liste di candidati alle elezioni il Governo Meloni arriva tardi e male, e anche in questo caso lo fa soltanto perché costretto dalla Corte Costituzionale. Ma non c’è nessuna ragione – né pratica né teorica – per cui limitare questo diritto soltanto agli elettori che non sono in grado di apporre una firma autografa ‘per via di gravi impedimenti fisici’”. Lo afferma il segretario di +Europa, Riccardo Magi.
“Per questo abbiamo presentato un emendamento e un ordine del giorno al Decreto Elezioni alla Camera, al fine di consentire a tutti i cittadini di poter sottoscrivere le liste elettorali per la presentazione alle elezioni con firma digitale”.
“Favorire la partecipazione alle elezioni anche di forze sociali e soggetti politici presenti e attivi nella società, è esattamente quello che serve alla democrazia affinché viva e non degeneri pericolosamente in altri tipi di regimi politici. Le oltre 637 mila firme raccolte a sostengo del Referendum Cittadinanza, tutte in modalità digitale e in tempi record – sottolinea Magi – hanno dimostrato che nella società c’è voglia di partecipazione. Gli altri partiti presenti in Parlamento, di maggioranza e opposizione, che peraltro godono di specifici regimi di esenzione dall’obbligo di raccolta firme, devono ora decidere se far vivere la democrazia, votando il nostro emendamento, oppure temerla, chiudendosi ulteriormente a riccio”, conclude.