Due punti e un gol segnato in tre partite, sufficienti per far scivolare il Benevento dal primo al quarto posto, con un ritardo dalla vetta passato da due a nove lunghezze nel giro di 270 minuti. Sono numeri che certificano la crisi profonda della Strega, a cui la cura Pazienza non solo non ha portato benefici, ma ha finito pure per aggravare il quadro di una squadra finita dietro la lavagna, dopo aver regalato tante soddisfazioni nella prima parte di stagione. La realtà dei fatti, in questo momento, dice che anziché di tenere gli occhi rivolti verso l’alta classifica – perché così imporrebbe lo spartito di una formazione che ha pur sempre concluso il girone d’andata davanti a tutti -, il Benevento farebbe meglio a guardare nello specchietto retrovisore per controllare chi sta alle sue spalle.
L’articolo completo su Il Sannio Quotidiano di oggi – Acquista qui la tua copia