Il presidente Lombardi deve innanzitutto riconoscere che alla Provincia si è determinata una crisi politica. Che potrà essere superata soltanto con la costituzione di una maggioranza istituzionale, il che presuppone l’azzeramento delle deleghe. Sia pur con sfaccettature diversificate ma irrilevanti, le opposizioni assumono una linea comune, commentando l’iniziativa della “fascia azzurra” che vedrà i dieci consiglieri dopodomani alle 15,30 per provare a rattoppare la falla apertasi nel suo governo. Il Partito democratico ha riunito ieri sera la segreteria provinciale.
E’ il segretario Giovanni Cacciano ad assumersi l’onere di illustrare la posizione del partito, a margine della segreteria provinciale di ieri sera alla quale non ha preso parte il capogruppo alla Rocca Giuseppe Ruggiero, causa neve: “Al di là dei tempi, a nostro avviso, va risolta una evidente contraddizione, una precondizione, l’azzeramento delle deleghe politico-partitiche (soprattutto il vice presidente Ciervo) è prioritario, in quanto è inimmaginabile una maggioranza di tipo politico. Ovvio che debbano essere revocate le cariche partitiche attribuite ai consiglieri dell’ex maggioranza”.

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