Poco meno di due mesi fa, interpellato a fine giornata in merito alla collocazione dei 9 reperti all’interno del Lapidarium, il dirigente alle Opere pubbliche rispondeva che le operazioni si erano svolte in maniera perfetta.
Non sappiamo se tale giudizio affrettato fosse dovuto allo stress di una giornata intensa, caratterizzata da contrattempi in dosi industriali, al punto che prima di avviare la collocazione delle preesistenza archeologiche, lo stesso Antonio Iadicicco si era dovuto armare di scopa e paletta per ridare un po’ di decoro alla vetrina.

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