Sembravano essere passate sotto silenzio le incertezze (volendo essere benevoli) registrate nelle varie fasi di collocazione dei reperti all’interno del Lapidarium. Ma, probabilmente il tecnico progettista, l’architetto Mazzella, si rivelerà eccessivamente ottimista circa la definitiva sistemazione. Per metterli in sicurezza non si prevedono tempi brevissimi, né l’operazione si annuncia agevole. Soprattutto la conformazione delle basi non appare di facile soluzione, in quanto alcuni reperti dovranno essere incastrati nei piedistalli e, vista la loro forma irregolare, queste basi dovranno essere adeguate. Il che risulterà ancora più problematico considerato il peso e le dimensioni di alcune di queste testimonianze della prima età imperiale. La Soprintendenza, dal suo canto, è stata chiara, avvertendo nella missiva recapitata al Comune di Benevento, che i reperti vanno messi in sicurezza, altrimenti la firma del verbale di consegna, valido ad attestare che tutto sia a posto, non ci sarà. Intanto, monta la polemica. Inevitabile dopo le tante perplessità emerse in questi anni dal fronte delle opposizioni.

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