Uno “scrigno di bellezza”, si esalta la maggioranza. “Un’offesa alla storia di Benevento, rovina la visuale dell’Arco”, le bordate dell’opposizione in merito alla teca che ospita il Lapidarium, da ieri pomeriggio realtà.
Finalmente. La struttura si erge lì, accanto al monumento a Traiano, simbolo della città. Tramite i 9 reperti ivi collocati con massima cura ieri (fanno riferimento alla via Appia in quanto rinvenuti lungo il suo percorso) sono stati scelti per celebrare l’ avvenuta acquisizione del riconoscimento Unesco. Racconteranno per cinque anni (tale è la durata del prestito autorizzato dal Ministero), a partire dall’Arco, riferimenti significativi della città romana. Il visitatore potrà acquisire informazioni di base sull’Arco e sulle sue vicende nel corso dei secoli e su altri monumenti cittadini, oltre ad un approfondimento sulla vita e le opere dell’imperatore Traiano.
Un allestimento versatile per consentire l’esposizione di varie tipologie di reperti (ceramica, mosaici, materiale scultoreo) riferibili al periodo imperiale romano, periodo di massima floridezza di Beneventum.
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