E pensare che l’incoronazione da titolare di una squadra candidata alla promozione diretta in Serie B era arrivata tra mille dubbi. Per l’inesperienza di un ragazzino ancora 17enne, per il passaggio del testimone tra i pali dopo una garanzia assoluta come Paleari e per la concorrenza all’interno dello spogliatoio, in corsa con Manfredini e quella maglia da ‘secondo’ che sembrava già troppo stretta. È servito invece un mese o poco più ad Alessandro Nunziante per prendersi il Benevento, senza più lasciarlo: una prestazione sontuosa quella presentata al “Vigorito” contro il ‘suo’ Foggia in grado di spazzar via ogni incertezza sul suo talento, sul sentirsi adatto ad un ruolo così delicato. Il club di via Santa Colomba ha scelto di puntare su di lui, promosso a pieni voti da titolare dopo l’esordio tra i professionisti dello scorso anno, in Coppa Italia Serie C contro il Giugliano, lanciato nella mischia da Matteo Andreoletti.

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