“Al Tribunale di Napoli un detenuto di origini gambiane, affetto da problematiche di natura psichiatrica, ha tentato la fuga. A seguito di un’udienza molto animata, durante la quale l’imputato ha più volte sproloquiato e oltraggiato la corte, iniziavano a susseguirsi azioni contro il personale di Polizia penitenziaria; inizialmente rifiutava di essere ammanettato opponendo resistenza, di seguito aggredendoli violentemente. Da subito, con la professionalità che contraddistingue gli appartenenti al Corpo, veniva invitato a rientrare nelle camere di sicurezza del Tribunale, ma, continuando a opporre resistenza e approfittando dell’apertura di un cancello, si divincolava colpendoli con calci, pugni e addirittura morsi, cercando la fuga”. Così Fernando Mastrocinque, coordinatore nazionale della sigla della Penitenziaria Sinappe.
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