“E’ davvero singolare che con una crisi idrica senza precedenti, con i beneventani che sempre più spesso sono costretti a rimanere senz’acqua nelle proprie abitazioni, con decine di migliaia di residenti nei comuni sanniti obbligati alla stessa sorte, nessuno abbia pensato finora, all’interno delle istituzioni, ad attivare in tempi ragionevoli i campi pozzo dell’Asi”.
La denuncia di Luigi Barone ha dell’inverosimile: “Ci sono ben 11 pozzi dell’Asi che potrebbero fornire acqua industriale alle aziende di Ponte Valentino e, mediante un potabilizzatore, anche quella potabile ma per mancanza di risorse, finora non sono stati attivati”, aggiunge l’ex presidente del Consorzio.

L’articolo completo su Il Sannio Quotidiano di oggi – Acquista qui la tua copia