La corsa sfrenata subito dopo il boato del “Vigorito”. Quello sguardo che custodiva incredulità e orgoglio scappando dagli abbracci dei compagni fino alla panchina, lì dove ha iniziato a realizzare l’impresa compiuta. E poi, l’abbraccio con Loreno Cassia, ‘secondo’ di Auteri che non ha mai smesso di coccolarlo, e i pugni stretti mentre i tifosi giallorossi scandivano il suo nome in sillabe sempre più rumorose. Un passo nel paradiso prima di piombare all’inferno: l’entrata scomposta in ritardo su Schiavi, la manata sul volto, il gioco che prosegue per il vantaggio nella speranza di un pericolo scampato. Poi il fischio, il giallo che diventa rosso e l’inizio della fine: 8’ dall’Olimpo alle sabbie mobili per Angelo Talia, il canterano giallorosso che ha monopolizzato i riflettori del “Vigorito” nel primo tempo contro la Carrarese.
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