Il Tribunale del Riesame ha confermato, respingendo ricorsi presentati da tre dei quattro indagati per il caso ‘torture’ ai danni di tre giovani di San Leucio del Sannio, in un caseggiato del Rione Libertà, emerso con quattro arresti lo scorso 8 marzo: resta in carcere il 48enne pregiudicato Antonio Barone e ai domiciliari il figlio 25enne Vincenzo Cinque (entrambi difesi dall’avvocato Antonio Leone); resta ai domiciliari il 23enne Emanuele Ucci (difeso dall’avvocato Luca Russo). Ai domiciliari resta anche il 53enne Ludovico Lepore (difeso dall’avvocato Mario Villani) che non ha esperito ricorso per riesame.

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