La protesta degli agricoltori non è finita. Nonostante i toni fossero più dimessi, i problemi restano ed è per questo che i rappresentanti del comparto primario hanno ben pensato di ‘inscenare’ una protesta ‘con provocazione’ per richiamare l’attenzione della cittadinanza sulle ragioni di coltivatori e allevatori, schiacciati dal carovita per i prodotti necessari alle lavorazioni e dalla durezza delle condizioni del mercato italiano, con prodotti di eccellenza nella fattispecie sanniti, a quotazioni da mercato cinese, dove al di là del diverso costo del lavoro, non esistono norme tutela ambiente e tutela salute dei consumatori, e nessun limite per l’utilizzo prodotti chimici.
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