L’intervista – Autonomia differenziata, il senatore Matera: «Per il Sud solo benefici»

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L’Autonomia differenziata è la prima grande riforma che giunge all’esame dell’aula in questa legislatura. Una legge che dividerebbe l‘Italia, sostengono molti amministratori del Sud. Può illustrarne i capisaldi?
“Spesso le immaginazioni ed i pregiudizi sovrastano per rumorosità le reali ragioni e il significato del concetto di Autonomia così come previsto nel disegno di legge in questione. Il disegno di legge approvato dal Senato costituisce l’attuazione dell’art. 116, terzo comma, Cost. in tema di cosiddetto regionalismo differenziato in base a cui alle Regioni possono essere attribuite forme di autonomia in alcune materie. Siamo all’interno del perimetro costituzionale quindi, in attuazione della riforma del Titolo V approvata dalla sinistra nel 2001. Questa riforma servirà a riparare i danni causati dalla modifica del 2001 che di fatto, ha chiuso ogni orizzonte di crescita per il Meridione, cancellando, addirittura, dalla Costituzione la parola Mezzogiorno. Il testo del disegno di legge è stato ampiamente modificato dal Senato, che ha recepito numerosi emendamenti delle opposizioni. La sinistra è autonomista al Nord e borbonica al Sud. Le opposizioni hanno contribuito a scrivere il testo con numerosi emendamenti approvati in Commissione Affari Costituzionali; ora provano a strumentalizzare il dibattito politico per fini elettorali, senza entrare nel merito della questione”.

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