“Vista la grave mancanza di medici in rianimazione, medicina di urgenza e pronto soccorso, e la preminente necessità di garantire la funzionalità del pronto soccorso del presidio ospedaliero di Sant’Agata, che con i suoi 18 accessi e un ricovero al giorno è evidentemente ritenuto essenziale per il funzionamento della sanità locale, non vediamo altra soluzione se non chiudere le strutture dell’emergenza-urgenza del Rummo”. Critica in forma di provocazione da parte della sigla sindacale Cimo Fesmed – guidata dal medico e presidente nazionale della federazione Guido Quici – rispetto la governance dell’azienda ospedaliera ‘San Pio’.

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