Si sono avvalsi anche ieri mattina, come già fatto da altri martedì scorso, della facoltà di non rispondere altri tre indagati in sede di interrogatori di garanzia per la vicenda scaturita dalla asserita emersione di reati fiscali, tributari e fallimentari commessi in relazione all’uso asserito nell’ipotesi accusatoria come strumentale dell’adozione di sede legale in Bulgaria, nel quadro un’indagine di Procura e Guardia di Finanza.

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