Doveva scontare una pena complessiva di 48 anni: 18 anni per una rapina finita male a Montesarchio e 30 anni per un assassinio sul monte Taburno. La Procura di Benevento ha rideterminato la sua condanna a 30 anni. Per Paolo Spitaletta, difeso dall’avvocato Antonio Leone, dunque condanna quantomeno ridimensionata attraverso il meccanismo giuridico della riunificazione delle pene. Trent’anni dunque per Spitaletta per due gravi fatti di cronaca avvenuti nel 2018. Uno è la rapina finita nel sangue dell’83enne Giovanni Parente, di Montesarchio.

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