La catena di solidarietà messa in campo nel Sannio, così come altrove, continua il proprio percorso. E mentre si prosegue con la raccolta di beni, anche sul fronte accoglienza si ci sta preparando ad eventuali nuovi flussi provenienti dall’Ucraina. Se al momento nel Sannio dei circa 600 cittadini scappati dalla guerra, la gran parte ha trovato accoglienza presso familiari, parenti, amici o conoscenti, e detto dei 22 cittadini ospitati presso strutture private o pubbliche individuate dalla Caritas, c’è da dire che negli ultimi giorni anche le strutture alberghiere stanno iniziando a organizzarsi in tal senso.

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