Goffredo Coppola, studioso sannita dimenticato: era tra i gerarchi fascisti esposti a piazzale Loreto

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Tra i 21 gerarchi fucilati dai partigiani al porticciolo di Dongo (CO) il 28 aprile 1945 ed esposti il giorno dopo al ludibrio e alla vergogna di Piazzale Loreto vi era anche un nostro conterraneo, Goffredo Coppola, uno dei più controversi intellettuali del fascismo. Nato nella vicina Guardia Sanframondi il 21 settembre 1898, figlio di Pietro e Maria Ricca, Goffredo Coppola conseguì la maturità classica a Benevento, si laureò in Lettere all’Università Federico II di Napoli e a Firenze, dove godé di una borsa di studio, come allievo del conterraneo filologo e papirologo Girolamo Vitelli, si specializzò in papirologia. Professore incaricato all’Università di Cagliari, (dove insegnò altresì lingua tedesca) il 1° dicembre 1934 ottenne la Cattedra di Letteratura Greca e poi quella di Letteratura Latina all’Alma Mater di Bologna, della quale fu pro rettore e poi rettore dal 18 dicembre 1943. Filologo e papirologo suoi saggi furono pubblicati da più riviste letterarie e da quotidiani quali Il Corriere della Sera e Il Popolo d’Italia.

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