Se Nunzia De Girolamo fece pressioni indebite (il capo d’imputazione, infatti, è tentata concussione) per agevolare un cambio di proprietà al bar del Fatebenefratelli e favorire dunque l’ingresso della cugina è la questione che si ripropone ieri nel processo Asl, alla seconda udienza in Corte d’Appello a Napoli.

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