Rompe il silenzio Del Basso De Caro. E nonostante sessanta minuti di discorso, non cede nemmeno per un istante alla tentazione dell’invettiva, al gusto della polemica facile, della replica velenosa, della vendetta che non ha consumato nel fuoco della campagna elettorale e non serve nemmeno fredda. Quella che va in scena all’Una Hotel è la versione più moderata da quando Umberto Del Basso De Caro è sulla scena politica: lui che di solito intingeva nel cianuro almeno qualche battuta, stavolta ha utilizzato camomilla, dalla sciabola al fioretto anche perché ammette candidamente che “chi vince, ha sempre ragione”.

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