Era il 13 maggio 2019, quando i vescovi della metropolia di Benevento, presentando il documento ‘Mezzanotte del Mezzogiorno’, “rifiutando di aderire alla rassegnazione, come se i giochi, ormai, fossero fatti e l’unica possibilità rimasta fosse quella di un accanimento terapeutico per ritardare, quanto più possibile, la morte dei propri territori”, “esortavano ad agire non in maniera disorganica o, ancor peggio, scomposta, ma con una progettualità profetica”, con “un progetto strategico di lunga gittata che miri a privilegiare l’interesse comune, il quale solo può consentire il benessere di tutti, singole persone come enti locali”.

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