Il gong è suonato il primo giugno. Un sms annuncia la convocazione dell’assemblea provinciale. Quando lo legge Rossano Insogna salta dalla sedia: da lustri quest’adempimento spettava a lui. Stavolta – e ora che è uno degli esponenti di punta della minoranza interna filodeluchiana, ribelle al correntone di maggioranza – lo hanno bypassato. Convoca il segretario Valentino che praticamente sigla l’ultimo atto di un mandato ormai svuotato. Si scatena il finimondo.

L’articolo completo su Il Sannio Quotidiano di oggi – Acquista qui la tua copia