Da diversi anni puntualissima con l’arrivo del primo caldo arriva l’ordinanza dei Comuni che, su sollecitazione di Alto Calore, impongono lo stop all’utilizzo dell’acqua per utilizzi diversi da quelli potabili e igienici. Il provvedimento suona come una beffa, visto gli utenti pagano per un servizio che funziona a metà e buona parte dell’acqua non viene sprecata nelle case, ma per strada o nelle campagna dove, con una cadenza quasi quotidiana, si rompono le condotte adduttrici.

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