I re dell’olio sannita hanno rischiato di vedersi irrogata la misura del divieto d’impresa. La sostituto Assunta Tillo e il procuratore capo Policastro avevano chiesto che ai pezzi da novanta della famiglia Mataluni (Biagio, Biagio Flavio ed Enzo) fosse comminata la misura cautelare del divieto di esercitare l’attività imprenditoriale.

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