“Non più possibile asserire con certezza della possibile violenza sessuale forse subita dalla bambina prima di morire”. E’ uno dei principali elementi emersi ieri dinanzi al Gip, nel resoconto dei periti che hanno notiziato in sede di esame chiusura incidente probatorio sulla nuova perizia effettuata sul corpo e i vestiti di Maria Ungureanu, perizia condotta a partire da quanto emerso dalla seconda autopsia, quella seguita alla riesumazione, sui resti della bambina ritrovata cadavere all’interno della piscina di un complesso ubicato a San Salvatore Telesino, il 19 giugno del 2016.

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