Un appello o uno sfogo in piena regola? Il dubbio resta, ma una cosa è certa: l’uscita di Inzaghi non passerà inosservata; anzi, è destinata a lasciare strascichi. Parole, quelle pronunciate nella conferenza stampa di ieri pomeriggio, che prendono le mosse da qualche valutazione corrosiva, da qualche commento non gradito sull’ultimo impegno di campionato contro l’Entella e, più in generale, su questo inizio di stagione che sta vedendo il Benevento stabilmente nelle posizioni di vertice. Nel mirino dell’allenatore giallorosso finisce soprattutto la stampa: evidentemente Super Pippo ha letto cose che non gli sono piaciute, per usare un eufemismo. E ieri, nel consueto appuntamento settimanale con gli operatori dell’informazione, non ha fatto nulla per nasconderlo. Ha menato qualche fendente, stoccate ben indirizzate, mascherate da un invito all’unità: «E’ stato scritto che siamo usciti tra i fischi e non è affatto vero: erano indirizzati all’arbitro. Percepisco un’aria strana, qualcuno probabilmente non vede l’ora che arrivi la prima sconfitta per criticare: mi chiedo cosa succederà al primo ko. Si va sempre a cercare il pelo nell’uovo nonostante questa squadra abbia dato grande dimostrazione di forza. Vediamo di non farci male da soli».
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