Metti una sera tra amici a sorseggiare vino e gustarsi dell’ottimo cibo. Ma è chiacchierando ed abbassando lo sguardo sul tavolo che scopri l’abominio che ti rovina quelle ore di spasso e divertimento: quando ti accorgi che sulla tua tovaglietta del vassoio è riportata la frase dell’italiano più discusso del ‘900: Benito Mussolini. L’aforisma scritto dal Duce dell’Italia Fascista, “Chi beve vino campa più del medico che glielo proibisce”, avrà rovinato la serata di tanti visto che il caso sta addirittura spingendo alla flagellazione e relativa crocefissione della Cooperativa “La Guardiense”, autrice del “misfatto”, da sempre orgoglio dei produttori vitivinicoli della cittadina titernina.
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