Da calciatore, il richiamo del gol lo ha trasformato in padrone incontrastato dell’area di rigore. Da allenatore, ha vinto e poi ha perso, ma ha sempre trovato l’energia per ricominciare, anche dopo cadute fragorose. Ha iniziato da tecnico delle giovanili per arrivare nel giro di poco tempo alla guida della prima squadra di un club prestigioso come il Milan. E’ ripartito dal Venezia in Serie C per poi tornare in A sulla panchina del Bologna. Esperienza conclusa con un esonero che non gli ha tolto certamente la voglia di campo. E lo conferma la sua prima uscita da allenatore del Benevento, in cui Pippo Inzaghi ha fatto vedere il piglio di chi vuole lasciare il segno. Le recenti delusioni professionali non hanno cancellato l’ambizione di chi punta sempre in alto, di chi davanti a sé vede la vittoria come unico obiettivo, un desiderio assiduo che resta tale anche dopo non aver sfruttato nel migliore dei modi le occasioni che gli si sono presentate.
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