Doveva essere la sua notte. Quella degli applausi, dei complimenti, delle strette di mano e dei pugni chiusi alzati verso la curva, per darsi ancora più carica alla fine di una stagione che lo ha visto da riserva a titolare fino alla consacrazione nel campionato cadetto. Dopo un anno passato a rincorrere la maglia azzurra, la sua Nazionale, quell’Under 21 che meritava ma che spesso gli ha chiuso la porta in faccia, finalmente era arrivata la chiamata che aspettava. Di Biagio aveva scelto di inserirlo tra i preconvocati per l’Europeo tutto italiano: con il rischio di un’eventuale scrematura, aveva raggiunto il suo primo grande obiettivo. E sotto gli occhi del suo ct, presente al “Vigorito” per osservarlo da vicino, era pronto a stupire e a trascinare i suoi fino alla finale dei play off.

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