“La decisione presa il 21 maggio 2019 dal giudice dottoressa Chiariotti del Tribunale di Benevento rappresenta una pietra miliare per il corretto inquadramento delle cure da erogarsi globalmente a favore dei soggetti affetti da autismo nell’età adolescenziale. Il caso di specie riguarda un ragazzo di tredici anni, curato con la terapia Aba sin dall’età di due, per il quale, dinanzi alle mancate risposte dell’Asl di appartenenza, si chiedeva l’accertamento del diritto alla continuità del trattamento Aba nonché, tenuto conto della difficile età adolescenziale nella quale stava entrando, una intensificazione dello stesso almeno fino a 15 ore settimanali con la continuità delle medesime figure professionali, oltre le ore mensili di supervisione. Ebbene, il giudice ha accolto in toto le richieste dei genitori ricorrenti.

L’articolo completo su Il Sannio Quotidiano di oggi – Acquista qui la tua copia