Alcune situazioni accadono per una ragione ben precisa. Un motivo che va oltre il senso sportivo, una causa che genera le conseguenze più belle per chi quel copione lo ha letto giorno dopo giorno arrivando quasi a conoscerlo a memoria. Già, la memoria, per molti il senso di una vita intera: avere qualcosa da poter raccontare, da poter lasciare dopo il nostro passaggio. Una testimonianza diretta di ciò che è stato, senza troppi punti di vista o necessità di interpretazioni: un solo racconto. Unico, solo, privo di copie o doppioni. Di storia Piergraziano Gori ne ha vissuta tanta da protagonista. Parliamo di quella intesa come calcistica, sportiva sí ma anche umana. “Ghigo” ha intrecciato le sue strade con quelle del Benevento più volte, alternando salite a discese, gioie a sconfitte, trionfi a cadute. Un libro di mille pagine che non passano inosservate. Anzi, che non verranno dimenticate da chi indosserà i guantoni dopo di lui o semplicemente da chi quegli stessi guantoni li ha visti volare oltre i sogni, respingendo anche i limiti. Bloccando storie e simboli. Quella di sabato tornerà ad essere la sua giornata: ultimamente non succede spesso, è vero, ma il livello del suo palcoscenico è salito, i desideri più belli si sono avverati. Ed oggi i sorrisi sono tanti, anche se dalla panchina.

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