Franco Nardone si è alzato ed è andato via, lasciando il compito di vidimare la seduta alla sua vice Libera Del Grosso, quando il Consiglio provinciale gli ha di fatto sottratto il ruolo di direttore generale della Provincia. Un gesto plateale, quello nardoniano, che da un canto è stato motivato da motivi di opportunità, ma dall’altro ha rimarcato anche l’amarezza per un atto che senz’altro lo ridimensiona. Dal 19 maggio prossimo, resterà sì segretario ma non sarà più il manager della Rocca. Per quel ruolo il presidente Di Maria emanerà un bando, dopo aver modificato con delibera presidenziale la pianta organica e dunque sceglierà un nuovo manager.

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