Alberto Vianelli, figlio e allievo del padre Achille (1803-1894), che nel 1850 aveva fondato a Benevento la scuola del Chiostro di Santa Sofia, nasce a Cava de’ Tirreni il 7 giugno 1841.
Cresce in una famiglia di artisti, la sorella del padre Eloisa sposa il 1° febbraio 1831 Giacinto Gigante, che alla morte di Anton Sminck van Pitloo per alcuni anni prende le redini della Scuola di Posillipo, diventandone uno dei maggiori interpreti con le sue atmosfere luminose rese quasi liquide. Sua sorella Flora sposa nel 1826 Teodoro Witting, paesista e incisore tedesco attivo a Napoli, mentre le cugine, figlie del Giacinto Gigante, sposano tutte pittori della Scuola di Posillipo: Silvia e Marianna si uniscono a Ferdinando e Giovanni Zezon, rispettivamente nipote e figlio del pittore Antonio; Sofia e Laura ai fratelli Mariano e Francesco Fergola, figli di Salvatore; Natalia sposa il pittore Pasquale De Luca ed Elena Augusto Witting, nipote di Teodoro. Nel 1875 espone per la prima volta a Napoli un paesaggio archeologico raffigurante ‘Il Foro di Pompei’, sintesi della lezione del colore gigantiano e della minuzia descrittiva paterna.
Nello stesso anno parte per Parigi, dove studia la figura con i maestri Gustave Boulanger e Jules Lefebvre. Sposa una francese e nel 1877 espone al Salon di Parigi due paesaggi di piccola dimensione molto apprezzati: ‘Fundarà ad Ischia’ e ‘Avanzi del teatro romano a Benevento’. L’anno seguente propone un dipinto di eccellente fattura ‘L’Aieul’, che poi presenta a Venezia con ‘Dans les coulisses’, un acquarello eseguito a lume di candela. Continua a esporre al Salon fino al 1911, nel frattempo partecipa alle varie esposizioni napoletane, torinese, milanesi e veneziane. Ama la vita elegante, non a caso i suoi dipinti si ispirano generalmente ad ambienti signorili, vedi ‘Cinq-cent’ del 1880, dove rappresenta due signore impegnate in una partita a carte, esposto a Parigi, Londra e Bruxelles, dove fu venduto.

L’articolo completo su Il Sannio Quotidiano di oggi – Acquista qui la tua copia