L’approvazione in Consiglio comunale, considerata la compattezza della maggioranza in commissione, potrebbe essere facile come un bicchiere d’acqua. Ma la seduta convocata per stamane alle 9 a Palazzo Mosti non si preannuncia cheta come l’acqua di quel noto proverbio. Oggi è il giorno in cui l’amministrazione Mastella intende stringere un patto d’acciaio con il colosso della gestione idrica Acea, di cui la beneventana Gesesa è un’ ambiziosa società satellite. Al voto due provvedimenti che ieri sono stati vidimati in commissione Patrimonio con la maggioranza schierata in forze e le minoranze (Pd e Cinque Stelle) contrarie. Con il primo provvedimento la convenzione con Gesesa è allungata di qualcosa come trentuno anni: fino al 2050. Con la seconda si agevola l’ambizione della società idrica di diventare gestore unico del servizio nelle province di Avellino e Benevento. Il sindaco Mastella aveva già detto (durante un convegno dell’Unisannio quest’inverno) che il suo modello non era quello di de Magistris e del ritorno all’acqua pubblica. Ora si passa dalle parole agli atti amministrativi concreti.

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