Ha spiegato di non potere rispondere alle domande sull’inchiesta incentrata sull’inquinamento ambientale ad Airola. Cosimo Izzo, ex senatore, destinatario nelle vesti di azionista di maggioranza della ‘Izzo Pelli’ della misura cautelare dell’interdizione dall’esercizio dell’attività di impresa per tre mesi, ha risposto così durante l’interrogatorio di garanzia. La Procura di Benevento nei giorni scorsi ha sollecitato la misura cautelare a seguito di attività d’indagine, ponendo in evidenza le competenze tecniche del Noe che hanno “consentito di accertare che l’amministratore di fatto di un noto stabilimento conciario, sito nel comune di Airola, abusivamente cagionava l’inquinamento ambientale del territorio limitrofo, in particolare la compromissione significativa e misurabile delle acque e dell’aria nella zona della Valle Isclero, riscontrando quanto denunciato dagli abitanti del posto, preoccupati per le ripercussioni sulla propria salute”. Tesi accusatorie ieri respinte da parte dall’ex senatore Izzo, assistito dall’avvocato Vincenzo Megna.

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