Dopo un decennio, l’amministrazione Mastella chiude il lungo contenzioso che aveva opposto Mimmo Paladino al Comune di Benevento. Carte bollate e gelide lettere di avvocati per discutere di un gioiello dell’arte contemporanea che per il Fondo ambientale italiano è uno dei 100 tesori nascosti d’Italia e non si sa se gioire per il tesoro o dolersi per il fatto che lo considerino nascosto, benchè sia in pieno centro cittadino. La delibera votata ieri a larghissima maggioranza è la ‘pax’ della città con quello che probabilmente è il sannita più famoso al mondo: Mimmo Paladino. Era addirittura il 2007 quando con atto rogato del Notaio Caruso Paladino aveva fatto donazione della sua opera al Comune. Per una serie di questioni giuridiche, Palazzo Mosti aveva sempre di fatto declinato l’invito: il centrosinistra non ha mai accettato la donazione.

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