Partita e occasione: il Benevento perde due volte. Cade a Livorno la truppa giallorossa, interrompendo così una striscia di dieci risultati positivi che andava avanti dallo scorso 9 dicembre (ko interno con il Verona) e gettando al vento la possibilità di avvicinarsi al primato. Un successo avrebbe permesso alla formazione sannita di ridurre a un solo punto il distacco dal Brescia e, al tempo stesso, di riprendersi il secondo posto, ma la missione fallisce nel peggiore dei modi, visto che a fine giornata la squadra di Bucchi si ritrova addirittura in quarta posizione. La Strega perde 2-0 al ‘Picchi’, ma il passivo poteva essere anche più pesante per un Benevento che non è mai entrato in partita: smarrito lo spirito, l’identità guerriera, la capacità di andare oltre ogni difficoltà. E di produrre il minimo pericolo per la porta avversaria, anche nell’assalto finale quando, a risultato ormai compromesso, Maggio e compagni non hanno saputo rimettere le mani sul match. Ritmo lento, nessun cambio di passo, idee castrate in partenza, anche per la serata storta degli uomini migliori, soprattutto di Roberto Insigne: quando si spegne la luce del numero 19, il Benevento non gira, evidentemente perché finora non ha saputo trovare tracce alternative, sentieri diversi da percorrere in caso di emergenza per arrivare in porta.

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