La denuncia: “In ospedale mancano anestesisti, rischio l’amputazione”

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La docente beneventana Daniela Basile denuncia un caso di presunta malasanità al presidio ospedaliero “Rummo” dell’azienda ospedaliera San Pio. “Ho un rigetto della placca al titanio alla caviglia sinistra a seguito di una frattura trimalleolare avuta 2 anni e mezzo fa. A novembre scorso la mia caviglia si è improvvisamente gonfiata, arrossata, a tratti livida, mi è venuta la febbre a 40 e avvertivo un dolore lancinante – la testimonianza di Daniela Basile -. Il mio ortopedico mi ha visitato, avevo un rigetto in atto. Ho dovuto prendere antibiotici, calcio eparina, mettere il tutore, stare a riposo senza caricare peso sulla gamba sinistra. Sempre il mio ortopedico, medico premuroso e attento, ha fatto richiesta di rimozione della placca entro la seconda decade di novembre. Ho dovuto fare preospedalizzazione alias attesa infinita e pensate un po’ per un intervento programmato entro la seconda decade di novembre la preospedalizzazione (l’iter e gli esami necessari per poter sostenere l’intervento dalla visita anestesiologica a quella cardiologica e gli esami al torace torace) l’ho completata il 2 dicembre!”.

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