L’Italia, nonostante sia il Paese con il patrimonio artistico culturale tra i più straordinari al mondo, nonostante vanti una pressoché infinita lista di magnifiche realtà, continua a essere ancora il Paese che, meno di troppi altri, dedica a tale ricchezza intrinseca il giusto interesse, tanto da parte delle istituzioni quanto dei fruitori. I numeri parlano abbastanza chiaro e sono, seppur con delle oscillazioni, non così gioiosi. Tuttavia, uno degli errori più grossolani è quello di concentrare tutto nei centri metropolitani, offrendo poco spazio alle ‘periferie’, salvo poi, scoprire, invero, che in zone lontane dagli occhi e dai cuori pulsanti della spinta culturale più mediatica, si celano veri tesori. Quello che viene spesso immaginato come una terra di mezzo, un limbo misconosciuto, il famigerato ‘entroterra’ – una sorta di non luogo che assorbe latitudini e longitudini – a volte è una sorta di scrigno magico, in cui si ritrovano luoghi quasi leggendari, risorti grazie all’impegno di chi ha desiderato crederci fortemente.

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