BOTTA E RISPOSTA – Nella ripresa, il tema tattico non cambia. Il Benevento conserva il possesso, tenta di sfondare in qualche modo, ma lo fa sempre con troppa approssimazione e altrettanta frenesia. Al contrario, al primo affondo della seconda frazione, il Brescia passa. Lo fa sfruttando un buco difensivo del neo entrato Maggio che permette a Donnarumma di arrivare sul fondo: assist perfetto per l’accorrente Torregrossa che, da due passi, fa secco Montipò. Bucchi, a un quarto d’ora dalla fine, si gioca la carta della disperazione: dentro Asencio, fuori Del Pinto, con il conseguente passaggio al 3-4-1-2 con Insigne in versione trequartista. I giallorossi aumentano la pressione, iniziano a spingere con maggior convinzione, ma ci vuole un’autorete, tanto goffa quanto clamorosa, a ristabilire la parità: proprio Asencio, di testa, prova a servire Coda; il difensore del Brescia Cistana sembra in netto vantaggio, ma con un rinvio sbilencio manda la palla nella propria porta. L’inerzia del match cambia, il Benevento tenta di sfruttarlo per andare a caccia dei tre punti, ma fatta eccezione per un rigore reclamato da Improta, non riesce a rendersi pericoloso. E alla fine deve accontentarsi di un pari tutto sommato giusto con cui si chiude l’anno solare. Si può brindare lo stesso, anche se la bottiglia non sarà una magnum di champagne d’annata. Ma le bollicine inebrianti il popolo sannita spera di potersele godere con l’arrivo del 2019.
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