Mai parto fu più lungo e faticoso del Piano urbanistico comunale a Sant’Angelo a Cupolo. A poco più di trent’anni dall’adozione del Piano regolatore generale, la necessità di predisporre un nuovo strumento urbanistico più corrispondente alle mutate esigenze edificatorie e di sviluppo, è rientrato in ogni programma elettorale delle varie compagini politiche che si sono proposte alla guida dell’ente comunale.
L’amministrazione D’Orta ha cercato di dare un’accelerata in materia arrivando ad un passo dall’approvazione nel 2016, ma il mancato esame di un’osservazione ed i successivi interventi normativi della regione Campania ne hanno di fatto rallentato l’approvazione, determinando una situazione di ‘stallo’. Al momento le uniche ‘certezze’ in materia sono i «dubbi» che attanagliano cittadini, amministratori ed uffici comunali. Dubbi sugli stravolgimenti della pianificazione prevista dal Puc, visto che, venute meno le norme di salvaguardia, la normativa di riferimento adottata dagli uffici comunali per il rilascio dei permessi a costruire è quella del vecchio Prg; dubbi sulla corretta classificazione degli immobili ai fini dei tributi dovuti; dubbi sui termini per l’adozione del Puc.
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